L’impiego di antiossidanti previene l’invecchiamento ovarico e conserva la fertilità femminile

Sebbene l’invecchiamento sia stato storicamente visto come un processo inevitabile e inarrestabile, è del tutto possibile rallentare il tasso di invecchiamento. A causa dell’importante ruolo dello stress ossidativo nell’invecchiamento ovarico, un’enorme quantità di studi si è concentrata sugli antiossidanti.
Agendo sull’invecchiamento cellulare, gli antiossidanti potrebbero in parte influire positivamente anche sulla fertilità, alla luce della correlazione tra infertilità e invecchiamento ovocitario. Infatti, l’identificazione di fattori di stile di vita modificabili, come la dieta, che influenzano la fertilità umana ha un importante significato clinico e di salute pubblica.

Folati e Vitamina B12 per aiutare la fertilità
Dal punto di vista della dieta, i nutrienti più promettenti nel contesto degli effetti benefici sulla fertilità potrebbero essere i folati e la vitamina B12. Un maggiore apporto di acido folico supplementare preconcepimento potrebbe aumentare le probabilità di una donna di avere e portare a termine una gravidanza.
È interessante notare che in molti di questi studi sono stati osservati effetti benefici del folato sulla fertilità e un maggiore successo nel trattamento dell’infertilità quando assunto a livelli ben superiori rispetto a quelli attualmente raccomandati per la prevenzione dei difetti del tubo neurale.
Acidi grassi polinsaturi e fertilità
Studi in vitro hanno dimostrato che anche gli acidi grassi sono importanti substrati in eventi riproduttivi precoci che includono la maturazione degli ovociti e l’impianto di embrioni.
Studi sugli animali e sull’uomo suggeriscono che soprattutto gli acidi grassi polinsaturi possano avere un impatto specifico sulla fertilità, mentre al contrario gli acidi grassi monoinsaturi possono promuovere una maggiore resistenza all’insulina che potrebbe influire negativamente sulla funzione ovulatoria.
Acidi grassi Omega 3 a catena lunga
Un maggiore apporto di PUFA (acidi grassi polinsaturi), in particolare acidi grassi Omega 3 a catena lunga, e un minore apporto di acidi grassi monoinsaturi può essere utile per migliorare la fertilità femminile.
I latticini, invece, sono stati annoverati come potenzialmente tossici per la riproduzione a causa del loro alto contenuto di galattosio, che nei topi ha dimostrato diminuire l’ovulazione e portare ad insufficienza ovarica prematura.
L’ assunzione di proteine animali ha ricevuto attenzione nell’ambito della fertilità, soprattutto a causa del loro potenziale di contenere alti livelli di contaminanti ambientali che potrebbero influire negativamente sulla salute riproduttiva.
Le carni rosse potrebbero essere una buona fonte di proteine e di altri nutrienti essenziali, ma contengono anche alti livelli di grassi saturi fungendo da veicolo per l’esposizione ai residui ormonali, agli antibiotici e agli eteri di difenile polibromurato.
Allo stesso modo il pesce, che è una buona fonte di acidi grassi Omega 3 a catena lunga, può essere una via di esposizione a diossine e mercurio. I prodotti a base di soia sono in genere un’alternativa sana alle proteine animali in termini di benefici cardiovascolari e metabolici.
Alcuni studi però, condotti prima sulle pecore e successivamente in altri mammiferi, hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle potenziali conseguenze negative sulla riproduzione da parte dei fitoestrogeni normalmente contenuti nella soia.
Soia, caffeina e alcool aiutano la fertilità?
Le prove provenienti da studi sull’uomo, per quanto limitati, hanno finora mostrato che l’assunzione di integratori e prodotti a base di soia non sembra danneggiare la fertilità come suggerito da studi sugli animali, anzi potrebbe apportare benefici migliorando l’ovulazione.
La caffeina e l’alcool sono, senza dubbio, i fattori dietetici più studiati come potenziali perturbanti della fertilità. I risultati, tuttavia, sono incoerenti, con alcuni studi che mostrano effetti deleteri di caffeina e alcool, ma altrettanti studi che non mostrano alcuna associazione o addirittura una migliore fertilità con il consumo di alcune bevande contenenti caffeina o alcolici.
Astaxantina e CoQ10: effetti antiossidanti
Diversi studi negli ultimi anni hanno identificato gli effetti antiossidanti dell’assunzione di Astaxantina e CoQ10 esogeno sulla prevenzione del danno ovarico indotto dallo stress ossidativo e valutato l’effetto protettivo di tale integrazione contro il danno al DNA.
Hanno dimostrato che la supplementazione di Astaxantina e CoQ10 può proteggere la riserva ovarica migliorando la funzione mitocondriale, contrastando sia l’invecchiamento ovarico mitocondriale che l’invecchiamento ovarico fisiologico.
Ciò potrebbe portare ad alternative biochimiche per la gestione delle donne con scarsa riserva ovarica durante il trattamento con tecniche di procreazione medicalmente assistita, ma ulteriori studi sperimentali devono essere progettati per definire il dosaggio e la durata di trattamento ottimali per migliorare gli effetti protettivi dell’assunzione di Astaxantina e CoQ10, così come di tutti gli altri antiossidanti esogeni in commercio.

Bibliografia:
dott.ssa Maria Longo, invecchiamento ovarico
