Spedizione gratuita per ordini superiori ai 30€

Come funziona la riproduzione maschile?

Riproduzione maschile: coppia seduta sul divano guarda un test di gravidanza

Diversamente da noi donne, la fertilità maschile non segue un ciclo dettato da mutamenti nella concentrazione di ormoni. La produzione di spermatozoi non si ferma mai e, pertanto, non esistono finestre temporali in cui l’uomo è maggiormente fertile.

Quando è più fertile lo sperma?

Ovviamente la qualità e la concentrazione degli spermatozoi all’interno del liquido seminale non è sempre costante, molti fattori possono influenzare queste caratteristiche, primo fra tutti l’età. La cosiddetta andropausa, che ha caratteristiche ben diverse dalla menopausa femminile, porta a un graduale ma inevitabile calo della fertilità spermatica. Anche un uomo molto anziano potrebbe non essere del tutto sterile, di sicuro tuttavia il suo potenziale riproduttivo non sarà lo stesso di quando era giovane.

Inoltre, per quanto questo processo possa essere veloce e costante, un consumo eccessivo di liquido seminale può ridurre le possibilità che un rapporto porti al concepimento. È stato osservato che l’astinenza, se protratta per un paio di giorni, può aumentare significativamente il numero degli spermatozoi e l’abbondanza dello sperma. Un’attesa troppo lunga rischia tuttavia di portare alla senescenza (invecchiamento) degli spermatozoi, provocandone un calo della motilità e della capacità di fecondazione.

La produzione degli spermatozoi è un processo veloce e quotidiano a differenza della produzione di ovuli?

La replicazione degli spermatozoi avviene incessantemente a livello testicolare, ogni giorno ne vengono prodotti tra i 100 e i 300 milioni. Nonostante tale processo sia soggetto a una regolazione ormonale, in primis quella del testosterone, gli uomini non presentano normalmente dei picchi periodici che possano indurre delle alterazioni nel ritmo della spermatogenesi.

Come già detto, possono avvenire dei cambiamenti nel lungo periodo ma, salvo situazioni particolari, la produzione dello sperma si mantiene sempre più o meno costante. Gli spermatozoi, anche quando non vengono utilizzati, si accumulano e, assieme ai fluidi prodotti dalla prostata e dalle vescichette seminali, vengono espulsi durante l’eiaculazione.

Noi donne abbiamo un sistema riproduttivo profondamente diverso: i nostri gameti (ovuli per le donne e spermatozoi per gli uomini), diversamente dagli uomini, hanno un numero limitato. I picchi ormonali che inducono il ciclo mestruale provocano la maturazione degli ovuli che vengono preparati alla fecondazione e, solitamente uno alla volta, vengono immessi nelle tube ovariche durante l’ovulazione.

A questo punto l’ovulo resta vitale per 4-12 ore, dopodiché sarà necessario aspettare la prossima ovulazione (circa 28 giorni) perché si abbia una nuova chance di restare incinte. Una volta all’interno del nostro apparato riproduttivo, gli spermatozoi possono sopravvivere anche fino a 4 giorni. Se vogliamo massimizzare le possibilità di avere un bambino è quindi importante avere dei rapporti mirati che tengano in considerazione queste tempistiche.

Come migliorare la produzione degli spermatozoi?

È possibile seguire alcuni accorgimenti in grado di migliorare la spermatogenesi e assicurarsi di avere un adeguato livello di testosterone nel sangue. In primo luogo è importante seguire una dieta che sia il più possibile sana ed equilibrata. Verdure verdi, noci, cioccolato fondente, carciofi, mele, fragole sono solo alcuni esempi di pietanze ricche di antiossidanti che favoriscono la sintesi e la motilità degli spermatozoi.
La soia (salsa di soia, latte di soia, tofu), è in grado di aumentare la sintesi di estrogeni, ormone capace di ridurre la produzione di sperma.

È stato provato da studi scientifici come uomini che consumato cibi a base di soia hanno una conta spermatica ridotta. Analogamente, anche un consumo eccessivo di alcol riduce il testosterone e aumenta la concentrazione di estrogeni, compromettendo il potenziale riproduttivo. L’esposizione continua ad alte temperature può intralciare la spermatogenesi. È dunque importante cercare di mantenere i testicoli il più possibile arieggiati, evitando indumenti troppo attillati e poco traspiranti.

Infine, un aiuto per l’apparato riproduttivo degli uomini può arrivare dall’uso di integratori. Noving offre SEMEBEN, un integratore alimentare ideato per sopperire ai bisogni della fertilità maschile. Oltre a contenere diverse altre molecole antiossidanti come l’Astaxantina, la Vitamina E, la Vitamina D e l’acido folico, SEMEBEN è l’unico integratore in commercio a contenere 200mg di coenzima Q10.

È stato scientificamente dimostrato come questa sia la concentrazione necessaria per ottenere dei risultati significativi nel trattamento dell’infertilità maschile. SEMEBEN è inoltre arricchito di Selenio e Zinco, due sali minerali che agiscono sulla spermatogenesi e, più in generale, sulla salute dell’interno organismo.

Cosa fare per aumentare la motilità degli spermatozoi?

Alcune abitudini possono aiutare a incrementare la motilità degli spermatozoi. Evitare fumo, droghe, alcol e sigarette elettroniche è il primo passo che un uomo deve fare per ristabilire la propria fisiologica capacità riproduttiva.

Fare regolarmente attività fisica è un buon modo per mantenere il proprio organismo in salute e migliorare la motilità spermatica. Il tutto si collega anche al mantenimento del peso forma, altro aspetto che è stato associato alla qualità dello sperma.

Oltre a seguire questi preziosi consigli, anche SEMEBEN può offrire un valido aiuto. Questo integratore permette di assumere quelle vitamine e sali minerali che sono necessari al miglioramento della motilità intestinale. L’assunzione di SEMEBEN è il modo più semplice per assicurarsi di avere a disposizione i nutrienti più preziosi al corretto funzionamento del metabolismo riproduttivo maschile.

Bibliografia:

noving logo
© Noving srl. All rights reserved.
Powered by The BB's Way sas.
``;
X