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Come si può contrastare lo stress ossidativo

stress ossidativo e antiossidanti: immagine di un telomero

Stress ossidativo: poiché i ROS sono specie chimiche potenzialmente lesive, gli organismi viventi hanno sviluppato nel corso dell’evoluzione un complesso sistema di difesa antiossidante, regolarmente distribuito sia a livello extracellulare che intracellulare.

Un antiossidante è un agente riducente, costituito da una molecola o uno ione o un agente fisico che rallenta o previene l’ossidazione di altre sostanze. Alcuni antiossidanti come il Glutatione, l’Ubichinone (CoQ10), la Superossidodismutasi e le Catalasi sono prodotte direttamente dalla cellula in difesa da possibili squilibri radicalici.

Altri come la Vitamina C, la Vitamina E (α –tocoferolo), i Carotenoidi, i Polifenoli, l’astaxantina devono essere introdotti con l’alimentazione.

Antiossidanti endogeni ed esogeni

Gli antiossidanti sono presenti nei fluidi e nei tessuti corporei in un ampio intervallo di concentrazioni. La protezione esercitata dagli antiossidanti dipende dalla loro concentrazione e dalla loro reattività verso un particolare ROS, quindi sono molecole specie-specifiche.

Gli antiossidanti possono essere classificati secondo diversi criteri: in base all’origine conosciamo antiossidanti endogeni ed esogeni;

Natura chimica: li distinguiamo in enzimatici e non enzimatici;

Solubilità: possono essere liposolubili e idrosolubili;

Meccanismo d’azione preventivi (prevengono la formazione dei ROS), scavenger (riducono la concentrazione di ROS rimuovendoli dal mezzo in cui si trovano), agenti di riparo (enzimi che intervengono dopo che il danno da ROS si è instaurato).

Classificazione antiossidanti

La classificazione in base alla natura chimica è la più comune.

Gli Antiossidanti enzimatici sono:

  • Superossido dismutasi (SOD) che rappresenta la difesa cellulare primaria contro l’anione superossido O2°;
  • Catalasi che rappresenta la difesa cellulare primaria contro il perossido di idrogeno H2O2;
  • Glutatione perossidasi (GPx) che rappresenta un importantissimo sistema di difesa contro i perossidi;
  • Glutatione reduttasi (GRed).

Gli Antiossidanti non enzimatici possono ulteriormente distinti in endogeni ed esogeni che vengono assunti con l’alimentazione:

Endogeni:

  • Glutatione,
  • Ubichinone (CoQ10)
  • Acido α-lipoico (ALA);

Sono poi non enzimatici endogeni tutte le proteine plasmatiche (in particolare albumina, transferrina, lattoferrina, ceruloplasmina, ecc), acido urico, bilirubina e biliverdina, ecc.

Esogeni:

  • Vitamina C,
  • Vitamina E (α –tocoferolo),
  • Carotenoidi,
  • Polifenoli,
  • Glucosinolati.

Antiossidanti lipofili

Gli antiossidanti lipofili presenti nelle membrane costituiscono la prima linea di difesa contro i ROS. Mediamente gli antiossidanti introdotti attraverso l’alimentazione non provocano alcun tipo di problema perché non riescono mai a raggiungere quantitativi eccessivi ma il discorso è diverso quando si fa ricorso ad un’integrazione nutrizionale assunta in modo incontrollato.

Infatti, gli antiossidanti una volta che hanno ceduto il loro elettrone o il loro idrogeno diventano pro-ossidanti (sistema redox) quindi se somministrati in quantità eccessive provocano l’effetto opposto.

Bibliografia:

dott.ssa Maria Longo


dott.ssa Maria Longo

dott.ssa Maria Longo

La dottoressa Maria Longo è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele con lode e menzione alla carriera accademica. Medico in formazione specialistica in Ginecologia ed Ostetricia presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia coltiva l’interesse per l’infertilità femminile e metodiche di procreazione medicalmente assistita (PMA), endocrinologia ginecologica, disordini mestruali, endoscopia isteroscopica e chirurgia mini-invasiva nell’ambito della patologia ginecologica.

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